Svarta rosor (Rose nere), op. 36 n. 1

Lied per voce e pianoforte

Musica: Jean Sibelius (1865 - 1957)
Testo: Ernst Josephson Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1899
Edizione: Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1904 - 1905
Testo (nota 1)

Svarta rosor Rose nere
Säg hvarför är du så ledsen i dag,
Du, som alltid är så lustig och glad?
Och inte är jag mera ledsen i dag
Än när jag tyckes dig lustig och glad;
Ty sorgen har nattsvarta rosor.
Dimmi perché oggi sei triste,
tu, sempre così gioioso e allegro?
La mia tristezza non è maggiore oggi
di quando ti apparivo gioioso e allegro;
perché il dolore ha le rose nere come la notte.
I mitt hjerta der växer ett rosendeträd
Som aldrig nånsin vill lemna mig fred.
Och på stjelkarne sitter [tagg]1 vid tagg,
Och det vållar mig ständigt sveda och agg;
Ty sorgen har nattsvarta rosor.
Nel mio cuore amante cresce un albero di rose
che mai mi abbandonerà.
E il suo stelo è ricolmo di spine
che mi donano pena e rancore perenne.
Perché il dolore ha le rose nere come la notte.
Men af rosor blir det en hel klenod,
Än hvita som döden, än röda som blod.
Det växer och växer. Jag tror jag förgår,
I hjertträdets rötter det rycker och slår;
Ty sorgen har nattsvarta rosor.
Ma dalle rose nascono tesori,
a volte bianchi come la morte, a volte rossi come sangue,
cresce, cresce, credo di morire,
nelle radici dell'albero del cuore
sento strappare e palpitare
perché il dolore ha le rose nere come la notte.
(Traduzione dallo svedese di Marja-Liisa Murole)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 12 maggio 2000


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Ultimo aggiornamento 18 febbraio 2016