Cäcile, op. 27 n. 2

Lied per voce e pianoforte

Musica: Richard Strauss (1864 - 1949)
Testo: Heinrich Hart Organico: voce, pianoforte
Composizione: Marquarstein, 2 settembre 1894
Edizione: J. Aibl, Monaco, s. a.
Dedica: Pauline de Ahna
Testo (nota 1)

CAECILIE CECILIA
Wenn du es wüsstest,
Was träumen heisst von brennenden Küssen,
Von Wandern und Ruhen mit der Geliebten,
Äug in Auge,
Und kosend und plaudernd,
Wenn du es wüsstest,
Du neigtest dein Herz!
Se tu sapessi
che vuol dire sognare i baci ardenti,
che vuol dire vagabondare e riposare con l'amata,
gli occhi negli occhi,
tra carezze e conversari,
se tu lo sapessi,
piegheresti il tuo cuore!
Wenn du es wüsstest.
Was bangen heisst in einsamen Nächten,
Umschauert vom Sturm, da niemand tröstet
Müden Mundes die kampfmüde Seele,
Wenn du es wüsstest,
Du kämest zu mir.
Se tu sapessi,
che vuol dire aver paura nelle notti solitarie,
perseguitato dalla tempesta, senza consolazione d'alcuna
dolce parola per l'anima prostrata,
se tu lo sapessi,
verresti da me.
Wenn du es wüsstest,
Was leben heisst, umhaucht von der Gottheit
Weltschaffendem Atem,
Zu schweben empor, lichtgetragen,
Zu seligen Höhn,
Wenn du es wüsstest,
Du lebtest mit mir!
Se tu sapessi,
che vuol dire vivere, insufflato dall'alito
della divinità che ha creato il mondo,
per innalzarsi, illuminato,
alla beatitudine celeste,
se tu lo sapessi,
vivresti con me!

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 7 aprile 1990


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Ultimo aggiornamento 25 ottobre 2013