Berceuses du chat

per contralto e tre clarinetti

Musica: Igor Stravinskij (1882 - 1971)
Testo: Stravinskij da testi popolari russi
  1. Sulla stufa
  2. Interno
  3. Dodo
  4. Che cos'ha il gatto
Organico: contralto, clarinetto piccolo, clarinetto, clarinetto basso
Composizione: 1915 - 1916
Prima esecuzione: Vienna, Großer Musikvereinsaal, 6 giugno 1919
Edizione: A. Henn, Ginevra, 1917
Dedica: Natal'ja Goncarova e Mikhail Larënov
Guida all'ascolto (nota 1)

Le Berceuses du chat sono scritte per voce di donna e tre clarinetti (in mi bemolle, in la, basso in si bemolle). Alcuni studiosi considerano questi canti come uno studio preparatorio a Renard; e quindi, insieme ai Pribautkj, ai Quatres chants russe, alle Trois histoires pour enfants, esse costituiscono il periodo di transizione tra le grandi opere russe (Petruska, Sagra, e, se vogliamo, anche Nozze) e il nuovo periodo dell'oggettivismo e dell'europeismo inaugurato con Histoire du soldat (1918).

Giorgio Graziosi

Testo

Sur le poêle

Dors sur le poêle
bien au chaud, chat;
la pendule bat;
elle bat, mais pas pour toi.
Sulla stufa

Dormi sulla stufa,
ben al caldo, gattino;
il pendolo batte;
batte, ma non per te.
Intérieur

Le chat, dans un coin,
casse des noisettes;
la chatte, sur le foyer,
fait sa toilette
et les petits chats
ont mis des lunettes...
Guignent, guignent les petits,
si le vieux n'a pas fini:
pas encore, mais tant pis.
Interno

Il gatto, in un angolo,
rompe le nocciole;
la gatta, al focolare,
fa la sua toilette
e i piccoli gattini
hanno messo gli occhiali...
Sbirciano, guardano i piccini
se il vecchio abbia finito:
non ancora, tanto peggio.
Dodo

Dodo, l'enfant do
l'enfant dormira bientôt...
Aujourd'hui le chat a mis
son bel habit gris,
pour faire la chasse,
la chasse au souris...
Otera son bel habit
si l'enfant n'est pas gentil.
Dodo

Dodo, bimbo do
il bimbo dormirà presto...
Oggi il gatto ha indossato
il suo bell'abito grigio,
per dare la caccia,
la caccia ai topi...
Toglierà il suo bell'abito
se il bambino non sarà buono.
Ce qu'il a, le chat

Ce qu'il a le chat
c'est un beau berceau qu'il a
mon enfant à moi en a
un bien plus beau que ça.
Ce qu'il a le chat
c'est un coussin blanc qu'il a
mon enfant à moi en a
un bien plus blanc que ça.
Ce qu'il a le chat
c'est un tout fin drap qu'il a
mon enfant à moi en a
un bien plus fin que ça.
Ce qu'il a le chat
c'est un chaud bonnet qu'il a
mon enfant à moi en a
un bien plus chaud que ça.
Quello che ha il gatto

Quello che ha il gatto
è una bella cuccia che lui ha
ma il mio bambino ne ha
una ancora più bella.
Quello che ha il gatto
è un cuscino bianco che lui ha
ma il mio bambino ne ha
uno ancora più bianco.
Quello che ha il gatto
è una bella stoffa che lui ha
ma il mio bambino ne ha
una ancora più fina.
Quello che ha il gatto
è una calda cuffia che lui ha
ma il mio bambino ne ha
una ancora più calda.
(versione francese di C. F. Ramuz)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 4 marzo 1965


I testi riportati in questa pagina sono tratti, prevalentemente, da programmi di sala di concerti e sono di proprietà delle Istituzioni o degli Editori riportati in calce alle note.
Ogni successiva diffusione può essere fatta solo previa autorizzazione da richiedere direttamente agli aventi diritto.


Ultimo aggiornamento 29 marzo 2015