Tre Pezzi per clarinetto solo


Musica: Igor Stravinskij (1882 - 1971)
  1. Sempre piano e molto tranquillo
  2. Metronomo = 168
  3. Metronomo = 160
Organico: clarinetto
Composizione: Morges, 1919
Prima esecuzione: Losanna, Théâtre Municipal, 8 novembre 1919
Edizione: J. Chester, Londra, 1920
Dedica: Werner Reinhart
Guida all'ascolto (nota 1)

I Tre pezzi per clarinetto, della durata complessiva che non raggiunge i quattro minuti, sono da ricollegarsi direttamente con l'Histoire du Soldat, perché il destinatario di questo lavoro fu la stessa persona che aveva finanziato il primo allestimento dell'Histoire, Werner Reinhart, che era fra l'altro un buon clarinettista dilettante. Ma per Strawinsky non si trattava di una vera scoperta dello strumento, se pensiamo alle Berceuses du Chat (per contralto e tre clarinetti), composte poco prima, fra il 1915 e il 1916. Siamo in ogni caso nel pieno di quel periodo creativo del compositore orientato verso la musica da camera, che si potrebbe far partire dal 1914, anno di composizione dei Tre pezzi per quartetto d'archi. E' anche il momento della scoperta del jazz, che porta i suoi primi e più importanti frutti nel Rag-time per 11 strumenti e nella Piano-Rag-Music (fra il 1918 e il 1919), ma i Tre Pezzi, scritti proprio nel 1919, non sembrano risentirne troppo, per la stessa concezione che li anima, puramente melodica; sarebbero accostabili semmai alla mobilità delle Liriche giapponesi. Ma, diciamolo solo per inciso, sarà proprio il clarinetto a riproporsi nel miglior clima jazzistico che Strawinsky abbia saputo creare, quello dell'Ebony Concerto, scritto per Woody Herman nel 1945.

I Tre pezzi, scritti, come si è detto, per un gesto di gratitudine nei confronti di Reinhart, vennero eseguiti la prima volta a Losanna l'8 novembre 1919 da Edmond Allegra. Il clarinetto richiesto (in la nei primi due, in si bemolle nel terzo) è il Bohm. L'esecuzione si inquadrava in un piano a largo raggio, organizzato sempre da Reinhart, per una serie di concerti a Ginevra, Losanna e Zurigo, con altri lavori di questi anni, la Suite dall'Histoire du Soldat, le Berceuses du Chat, Pribautki, Ragtime per pianoforte solo, gli otto pezzi facili per pianoforte a quattro mani, Piano-Rag-Music, con esecutori di spicco fra cui lo stesso Strawinsky, José Iturbi, il violinista José Porta e il clarinettista Allegra.

Il primo dei Tre pezzi, da eseguirsi "sempre p e molto tranquillo", è una monodia che si muove nella zona grave dello strumento in una atmosfera molto sommessa, senza urti, tranne la breve accelerazione e l'aumento di intensità dell'ultima misura. Il secondo pezzo, di carattere brillante, non porta alcuna sbarra di battuta e si propone come una improvvisazione ricca di volute e di arabeschi; internamente è diviso in tre piccole sezioni, con una parte centrale più pacata, nella zona bassa dello strumento. Il terzo pezzo è stato avvicinato, per il suo carattere, al Tango e al Ragtime dell'Histoire, sia per il taglio ritmico continuamente variato sia per il carattere estroso e brillante della linea melodica.

Renato Chiesa


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 19 aprile 1989


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Ultimo aggiornamento 24 gennaio 2014