Concerto in mi minore per flauto dolce e flauto traverso, TWV 52:e1


Musica: Georg Philipp Telemann (1681 - 1767)
  1. Largo
  2. Allegro
  3. Largo (mi maggiore)
  4. Presto
Organico: flauto dolce, flauto traverso, archi, basso continuo
Composizione: data sconosciuta
Guida all'ascolto (nota 1)

La produzione di Georg Philipp Telemann è straordinariamente vasta e abbraccia praticamente tutti i generi musicali del suo tempo. Personalità poliedrica, uomo di cultura, profondo conoscitore della musica «pratica» come di quella «teorica», Telemann sfruttò le esperienze stilistiche musicali che i numerosi viaggi per tutta Europa gli permisero di conoscere approfonditamente. Anche se numericamente inferiore rispetto a quella vocale, la sua produzione strumentale contempla composizioni per strumento a tastiera e per liuto, preludi corali per organo, fantasie, suites e sonate per clavicembalo, numerose sonate per uno strumento e basso continuo, ouvertures per orchestra, concerti per uno o più strumenti e orchestra e le Tafelmusiken.

Il Concerto in mi minore per flauto dolce, flauto traverso, archi e basso continuo si apre con un Largo nel quale i due solisti dialogano sopra le pregnanti armonie dei bassi (accordi strappati a tutta orchestra). Una sospensione armonica sulla dominante prepara l'esposizione del motivo principale, presentato in terze dai due flauti sopra i delicati arpeggi staccati degli archi. Poi il discorso musicale si sviluppa attraverso un gioco imitativo a dialogo fra i due solisti. Una ripresa dell'introduzione conclude il movimento.

L'Allegro è strutturato secondo la forma-ritornello, tipica dei concerti solistici dell'epoca, che prevede l'alternanza fra il ritornello del Tutti, che si ripresenta in tonalità sempre diverse, e gli episodi solistici, solitamente brillanti e virtuosistici. Il ritornello principale (Tutti), in mi minore, è caratterizzato da un tema severo esposto in stile fugato sopra un movimento ritmico incalzante e continuo; il primo episodio (Soli) vede i due flauti dialogare serratamente, riprendendo la verve ritmica del Tutti precedente. Nel secondo episodio i due flauti alternano frasi dolenti (pausa e tre note discendenti) a improvvisi guizzi ascendenti. L'ultimo episodio ha natura più brillante e virtuosistica, dominato dalle vivaci figurazioni esposte in imitazione dai due solisti. Il ritornello conclusivo, come di norma, è nella tonalità d'impianto (mi minore).

Il Largo che segue si apre con un'introduzione fiorita affidata agli archi e al basso continuo; il motivo principale viene esposto dal flauto dolce, subito imitato dal flauto traverso. È una melodia tenera e distesa che subito si arricchisce dell'intreccio delle voci dei due solisti. Per tutto il movimento, gli archi si limitano a un leggero pizzicato. Una ripresa abbreviata dell'introduzione conclude questa pagina.

Il Presto finale è una pagina piena di vita; il ritornello (Tutti) ricorda una danza iberica, ricca di ritmi incalzanti e di colori. Il primo episodio solistico, vivace e virtuosistico, viene giocato dai due flauti che intrecciano le loro voci in un rutilante inseguimento musicale, mentre il secondo episodio riprende lo spirito musicale del primo, utilizzando anche qualche spunto motivico del ritornello. Un nuovo episodio orchestrale, che riprende e sviluppa il motivo principale, precede l'ultima apparizione del ritornello, in accelerando e crescendo.

Alessandro De Bei


(1) Testo tratto dal libretto inserito nel CD allegato al n. 190 della rivista Amadeus


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Ultimo aggiornamento 3 maggio 2017