Concerto in re maggiore per violino, archi e basso continuo, op. 7 n. 11, RV 208a


Musica: Antonio Vivaldi (1678 - 1741)
  1. Allegro (re maggiore)
  2. Grave (la maggiore)
  3. Allegro (re maggiore)
Organico: violino solista, archi, basso continuo
Composizione: 1720
Edizione: Ricordi, Milano, 1968

Altra versione del Concerto RV 208 con il secondo movimento differente e senza cadenze
Guida all'ascolto (nota 1)

Il Concerto op. VII n. 11 apre con un tipico stilema tematico vivaldiano, caratterizzato dall'incisione robusta e dalla vivacità del gioco ritmico.

L'entrata del violino solista offre l'occasione per una nuova, meno concitata, figura musicale; figura alla quale segue, poche battute dopo, la vivace coloritura virtuosistica che costituisce il carattere dominante proprio dello strumento solista.

Il secondo movimento, Grave, è quanto mai conciso; undici sole battute dominate dall'effusione melodica della parte solistica.

Conclude la tripartita struttura dell'op. VII n. 11 un Allegro. Dopo una breve introduzione dell'orchestra, il violino solista propone un'idea musicale che concilia efficacemente la mobilità del ritmo con il carattere appassionato della linea melodica.

Giovanni Ugolini


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 27 ottobre 1967


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Ultimo aggiornamento 30 giugno 2015