Concerto in re maggiore per violino, archi e basso continuo, op. 3 n. 9, RV 230


Musica: Antonio Vivaldi (1678 - 1741)
  1. Allegro (re maggiore)
  2. Larghetto (re maggiore)
  3. Allegro (re maggiore)
Organico: violino solista, archi, basso continuo
Composizione: 1711
Edizione: Estienne Roger, Amsterdam, 1712 circa (in L'Estro Armonico, libro 2)

Questo Concerto fu trascritto per clavicembalo da J. S. Bach (BWV 972)
Guida all'ascolto (nota 1)

Il primo movimento dell'op. III n. 9, Allegro, inizia con un ritmo incisivo esposto dalla piena orchestra.

Il consueto dinamismo dello stile, espresso in particolare negli agili virtuosismi del violino solista, si distende nella lenta scansione che apre il movimento successivo, Larghetto; movimento nel quale la predominanza della linea solistica è, eccezion fatta per pochi frammenti, quanto mai in rilievo: da una parte l'orchestra scandisce gli accordi dell'accompagnamento, dall'altra il violino solo si esprime attraverso un fraseggio melodico ricco di fioriture e di abbellimenti.

Il terzo movimento, Allegro, inizia con la festosa animazione di una proposizione musicale esposta dal violino solista associato ai violini primi e secondi.

Dopo una conversione della sonorità verso il «forte» della piena orchestra, il discorso prosegue nel dialettico incrociarsi della mobilissima scrittura del solo e dei serrati interventi dell'orchestra.

Giovanni Ugolini


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 3 novembre 1967


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Ultimo aggiornamento 1 luglio 2015