Il tema dell'Allegro iniziale presenta la caratteristica di una quartina con nota ribattuta molto sfruttata dal Vivaldi e rintracciabile anche nei Concerti n. 1 e 2 de «La Stravaganza» (op. 4). In questo primo tempo va particolarmente notata la contrapposizione tra i quattro strumenti solisti e l'orchestra, resa con molta efficacia. Anche il Largo presenta una caratteristica cara al compositore: quella del salto di ottava, a mezzo del quale il Vivaldi raggiunge una drammaticità viva che se fa prevedere la più severa strumentalità bachiana, non manca di far pensare anche a certi singolari aspetti di cui si valsero gli operisti veneziani del tempo. Il rapporto tra solisti e strumenti è sempre assai stretto, ma via via l'accompagnamento quasi si annulla per far apparire, estremamente chiaro, il canto dei violini. L'Allegro in tre quarti non ha altro scopo che quello di annunciare l'ultimo tempo in Allegro, nel quale, oltre a qualche effetto di «eco», brillano i violini solisti su di una nota costante del basso.
Mario Rinaldi