CORTESISSIMO LETTORE
Il quinto Canto del nostro Omero Toscano, l'ingegnosissimo Ariosto, m'ha somministrato per lo presente Dramma il Soggetto, il Luogo, l'Azione, i principali Attori, e i loro Caratteri ancora. Ho giudicato pertanto superfluo il distenderne l'Argomento, potendo tu con più diletto leggerlo in quel maraviglioso Poema. Io mi son preso licenza di purgare il costume di Dalinda, per farla un Personaggio più ragguardevole, e perchè nel nostro secolo non sarebbe comparso in Scena senza biasimo. Ho caricato alquanto il carattere scellerato di Polinesso Duca d'Albanìa, facendolo operare per interesse, e per ambizione, non già per amore, perchè nella dì luì morte senta meno di orrore l'Audienza, e perchè maggiormente spicchi la virtù degli altri Personaggi. Ho finto Ginevra Figlia unica del Re di Scozia, benché l'Ariosto la faccia Sorella di Zerbino, perchè tutte le passioni abbiano più forza negli Attori, come la tenerezza nel Padre, l'ambizione in Polinesso, l'amore in Ariodante. Ne ho voluto servirmi per lo sciogllmento del Dramma del Personaggio di Rinaldo, perchè nel rimanente dell'azione non vi avea luogo.
Quello, che più mi preme si è, che le massime empie nel Personaggio di Polinesso tu le riceva con quell'orrore, che sogliono eccitare in ogni cuore Cattolico; e che le parole Idolo, Fato, Numi, ecc, tu le consideri vezzi della Poesia, non mai sentimenti del Poeta, il quale pregandoti del solito compatimento, ti desidera dal Cielo ogni felicità.