Scanderbeg, RV 732

Dramma musicale in tre atti

Musica: Antonio Vivaldi (1678 - 1741)
Libretto: Antonio Salvi

Ruoli: Organico: sconosciuto
Composizione: 1718
Prima rappresentazione: Firenze, Teatro della Pergola, 22 giugno 1718
Edizione: inedito

La musica è perduta, resta solo il libretto
La musica di questo Dramma per musica è andata perduta. Abbiamo rintracciato una copia superstite del libretto nella Biblioteca estense universitaria che pubblichiamo nella pagina allegata. L'argomento è tratto dalle prime pagine del libretto di Antonio Salvi.

ARGOMENTO

Giovanni Castriotto Re dell'Albania, non potendo resistere alla sterminata potenza degli Ottomanni, fu obbligato di acconsentire al Tributo, e dare in ostaggio ad Amurat II, quattro figli maschi, tra' quali il minore fu Giorgio, che di 8 annni fu costretto a prender la Legge di Maometto e chiamarsi SCANDERBEG, che in lingua Turca risuona ALESSANDRO. Tale appunto si dimostrò ne fatti, quale nel nome; disciplinato nell'armi sotto la condotta dell'istesso Amurat divenne il più bravo Capitano de suoi tempi. Tenne però così inserita la Crstiana Religione, nel suo Cuore, che la Turca non v'allignò mai. Morto Giovanni suo Padre, ordinò Amurat al Comandante di Macedonia d'occupar l'Albania, ed impadronirsi di Croia la Metropoli, con pretesto di tenerla in deposito per consegnarla ad uno de' quattro Ostaggi. Spedì poi Scanderbeg col Bassà di Romania ad opporsì ad Unniade Generale degl'Ungheri, e nella di lui lontananza fece avvelenare i tre fratelli di quello. Unniade rimase vittorioso de'Turchi facendo prigione il Bassà. Scanderbeg godendo internamente di questa strage, e restando ad esso la direzione degl avanzi fuggitivi chiamò nel suo Padiglione il Cancellier del Bassà, e con violenza l'obbligò a scrivere una lettera al Comandante di Croia, acciò subito consegnasse la Metropoli a Scanderbeg, che per ordine del Sultano veniva per custodirla, e difenderla. Obbedì il Bassà, e con applauso de'sudditi Giorgio in pochi giorni riacquisttò l'usurpato Dominio. Intesosi da Amurat l'ardito tentatitvo di Giorgio, mandò diversi Bassà con grosse armate per debellarlo, e punirlo. Ma il valoroso Albanese con poca gente, disfece le spedizioni di più Comandanti. V'andò finalmente il medesimo Amurat in persona con un poderosissimo Esercito, e doppo cinque Mesi d'ostinato assedio, e di frequenti assalti, vi perdè la reputazione, e la vita. Così il Sagredo melle memorie istoriche de Monarchi Ottomani; e più diffusamente il P. Duponcet Francese dclla Compagnia di Gesù nella vita di Scanderbeg.

Questo soggetto è uno dei migliori pezzi, che rappresentino gl'Istrioni. Per servire al genio, e al comando dì molti Amici, e Padroni mi sono indotto a ridurlo per la Musica, con pigliarmi la licenza di mutarne alcune Scene, di scremare il numero degli Attori, e di levare gli spettacoli.

Le voci empie, e profane, devono considerarsi in bocca di Personaggi barbari di Nazione, di Costumi, e di Fede, non mai sentimenti dell'Autore, che professa la Romàna Cattolica Religione, e detesta tutto quello che non è conforme a' dettami della medesima.

Antonio Salvi



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Ultimo aggiornamento 31 agosto 2020