Sinfonia in si bemolle maggiore per archi e basso continuo, RV 162


Musica: Antonio Vivaldi (1678 - 1741)
  1. Allegro (si bemolle maggiore)
  2. Largo (si bemolle maggiore)
  3. Allegro assai (si bemolle maggiore)
Organico: archi, basso continuo
Composizione: 1730 circa
Edizione: Ricordi, Milano, 1962

Parti per 2 flauti, 2 oboi e fagotto sono state aggiunte probabilmente da J. G. Pisendel
Guida all'ascolto (nota 1)

La Sinfonia in si bemolle maggiore RV162 costituisce il tipico esempio di quella pratica dresdense tesa a inspessire con gli strumenti a fiato le composizioni concepite per archi soli. La sinfonia fu infatti composta per archi e solo in un secondo momento, una volta entrata a far parte, tramite Pisendel, del repertorio dell'orchestra di Dresda, venne irrobustita con parti di oboe e fagotto poste a raddoppio dei violini e del basso. Ma non bisogna credere che questa pratica sassone fosse arbitraria o ignota al compositore: sappiamo che anche in Italia gli oboi venivano spesso usati in raddoppio degli archi. Rivelatore è il caso del celebre "Concerto alla rustica", RV 151 di Vivaldi: lavoro apparentemente scritto per archi soli (e così eseguito sempre ai nostri giorni) che nell'ultimo movimento rivela l'iscrizione autografa "Oboi soli", evidente indizio che gli oboi erano tacitamente presenti fin dall'inizio all'unisono con i violini. Nel caso di RV 162, l'aggiunta di Pisendel suona perfetta e nulla farebbe mai credere che questa pagina, così arricchita, potesse dispiacere a Vivaldi.

Federico Maria Sardelli


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorium Parco della Musica, 9 maggio 2014


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Ultimo aggiornamento 3 giugno 2016