Sonata per pianoforte n. 25 in sol maggiore, op. 79 "Alla tedesca"


Musica: Ludwig van Beethoven (1770 - 1827)
  1. Presto alla tedesca
  2. Andante espressivo (sol minore)
  3. Vivace
Organico: pianoforte
Composizione: 1809
Prima esecuzione: Vienna, Großer Redoutensaal del Burgtheater, 29 dicembre 1812
Edizione: Clementi, Londra 1810
Guida all'ascolto (nota 1)

Al gusto delle "piccole cose" si volge l'op. 79, che fu denominata dall'autore "Sonatina", termine che definisce una poetica, e non può certo essere inteso in senso riduttivo. Questa Sonata si articola in tre movimenti, tutti contraddistinti da un carattere popolaresco. Il movimento iniziale, Presto alla tedesca, è interamente pervaso da un umorismo ruvido, affidato all'incalzante propulsione ritmica, ai giochi di inversione del materiale fra le mani, agli sforzati e ai contrasti dinamici; caratteri riassunti dalla brillantissima coda, con l'aggiunta di capricciose acciaccature. Il breve Andante è articolato in tre sezioni, con una malinconica cantilena appoggiata a nude ed essenziali figurazioni di accompagnamento. Il Vivace conclusivo, in forma di Rondò, è di una concisione quasi icastica, ma con un gusto raffinato del cesello e della miniatura; il refrain, animato da un brusco contrasto dinamico, ricorda certe pagine di Haydn improntate allo stile popolare, e viene variamente trasformato, con rinnovati intenti giocosi.

Arrigo Quattrocchi


(1) tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorium Parco della Musica, 17 marzo 2006

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Ultimo aggiornamento 6 febbraio 2013