Al gusto delle "piccole cose" si volge l'op. 79, che fu denominata dall'autore "Sonatina", termine che definisce una poetica, e non può certo essere inteso in senso riduttivo. Questa Sonata si articola in tre movimenti, tutti contraddistinti da un carattere popolaresco. Il movimento iniziale, Presto alla tedesca, è interamente pervaso da un umorismo ruvido, affidato all'incalzante propulsione ritmica, ai giochi di inversione del materiale fra le mani, agli sforzati e ai contrasti dinamici; caratteri riassunti dalla brillantissima coda, con l'aggiunta di capricciose acciaccature. Il breve Andante è articolato in tre sezioni, con una malinconica cantilena appoggiata a nude ed essenziali figurazioni di accompagnamento. Il Vivace conclusivo, in forma di Rondò, è di una concisione quasi icastica, ma con un gusto raffinato del cesello e della miniatura; il refrain, animato da un brusco contrasto dinamico, ricorda certe pagine di Haydn improntate allo stile popolare, e viene variamente trasformato, con rinnovati intenti giocosi.
Arrigo Quattrocchi