Il Quintetto n. 6 op. 55 G 436 appartiene alla raccolta di Sei Quintettini per oboe o flauto dedicati all'oboista Gaspare Barli e pubblicati a Parigi nel 1800.
Articolato in due soli movimenti, prende le mosse da un Allegretto comodo assai, la cui esposizione si apre con un tema malinconico in re minore, esposto dai violini sopra le lunghe note del flauto e poi subito ripetuto dal solista. Una breve transizione conduce alla tonalità di fa maggiore, nella quale viene presentato il secondo tema (ritmo puntato seguito da scaletta ascendente) e il terzo tema, galante ed espressivo (violini). Una vivace coda cadenzale conclude la prima parte. La sezione centrale riprende spunti del secondo e del terzo tema elaborandoli liberamente. La ripresa della prima parte inverte l'ordine dell'esposizione: prima udiamo il secondo e il terzo tema, poi il primo tema in re minore. Una nuova coda cadenzale conclude il movimento.
Il Minuetto presenta un suggestivo motivo, la cui originalità è dovuta allo spostamento degli accenti ritmici e alla contrazione degli incisi musicali. Nelle "strappate" degli archi riecheggiano forti le suggestioni della musica popolare spagnola. Il Trio, in tonalità maggiore, è più tradizionale nella sua fluente cantabilità, ma qui e là ritornano le strappate degli archi, quasi accordi chitarristici che spezzano il ritmo della frase. Regolare la ripresa del Minuetto iniziale.
Alessandro De Bei