L'odalisque, op. 22

Canzone orientale per soprano e pianoforte

Musica: Alfredo Catalani (1854 - 1893)
Testo: Thomas Moore tradotto in francese da A. Tatsu
Organico: soprano, pianoforte
Composizione: 1876
Edizione: Francesco Lucca, Milano, 1878
Dedica: Madame Agnes Westermark
Testo

L'odalisque L'odalisca
Aux bords de Bendemir est un berceau de roses
Que jusqu'au dernier jour on me verra cherir.
Le chant du rossignol, dans ses fleurs demi closes,
Charme les flots de Bendemir.
Laggiú, del Bendemir in su la vaga sponda,
Di rose v'ha una culla, mio segreto sospir.
Il rosignol gorgheggia tra i fior e incanta l'onda,
L'onda tranquilla del Bendemir.
J'aimais à m'y bercer d'un songe fantastique,
M'enivrant de parfums, de repos et d'avenir;
J'écoutais tout à tour l'oiseau melancolique
Et les ondes du Bendemir.
Solea quivi venir tra i profumi e gli'incanti,
Cullata in mille sogni da un arcano desir
Mentre udia tra i silenzi il suonar flebili i canti
E scorrer l'onda del Bendemir.
Maintenant, loin des lieux où fleurit mon aurore,
Je dis: voit'on encor la rose s'embellir?
Et la chantre des nuits soupire-t'il encore
Sur les rives du Bendemir?
Or lontana, ahimé, da quel tepido lido
Io penso: ritorneran le rose mie a fiorir?
Delle notti il cantor gorgheggierà ancor fido
In sulle sponde del Bendemir?
Non, le printemps n'est pas plus, la rose s'est flétrie,
Le triste rossignol de douleur va mourir,
Et je ne verrai plus couler dans ma patrie
Les flots d'azur du Bendemir.
No! Già il maggio passò, già la rosa avvizziva,
Il triste rosignol è già presso a morir,
Ed io non vedrò piú dalla sponda nativa
L'onda d'argento del Bendemir.


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Ultimo aggiornamento 20 dicembre 2021