Alla formazione di un repertorio per viola solista contribuirono in modo determinante Alessandro Rolla e Niccolò Paganini. Parimenti singolare è la rinascita dell'interesse per la viola nel nostro secolo. E' ben nota la preferenza che, nella duplice veste di esecutore e di autore, le ha accordato Paul Hindemith. Altri musicisti hanno attinto al repertorio classico per fornire ai violisti trascrizioni di pagine più o meno note. In questo ambito del tutto singolare è la trascrizione fornita da Zoltàn Kodaly della Fantasia Cromatica e Fuga per clavicembalo di Bach redatta in una prima versione intorno al 1720 e rielaborata dieci anni dopo. Scritta propriamente per viola alta, la trascrizione di Kodaly apparve presso Boosey e Hawkes nel 1951 in un'edizione curata da William Primrose che ne fu anche il diffusore. Sulla partitura Kodaly appose i seguente «Motto» esplicativo di Hans von Bulow: «Chi non è capace di leggere tra le righe, chi non dispone di un minimo di genialità ricettiva, chi non è in grado di aggiungere qualcosa con la propria fantasia rimanga a rispettosa distanza dalla Fantasia Cromatica di Bach».
Bruno Cagli