La Sinfonia KV97 (73m), comunemente associata al soggiorno romano nella primavera del 1770, possiede un tono cerimoniale e maestoso che le deriva tanto dall'organico sontuoso quanto dal formato in quattro movimenti; al registro espressivo esplicitamente pubblico corrispondono peraltro una finezza costruttiva e un senso degli equilibri formali di ragguardevole pregio. L'Allegro iniziale segue uno schema di sonata senza ritornelli di trasparente essenzialità: i chiari richiami motivici (basati su una successione ascendente di tre note) che legano il primo gruppo tematico al secondo non impediscono a quest'ultimo di ingentilire il tocco; la sezione centrale, sebbene di sostanza tematica indipendente rispetto all'esposizione, è poi un autentico sviluppo. L'Andante, dove la strumentazione è ristretta ai soli archi, emana una sorta di ingenuità maliziosa e fanciullesca così come il Trio del Menuetto. Il Presto finale, dal breve e pulsante piede metrico (3/8), delinea una struttura analoga a quella del primo movimento: da rilevare il contrasto tra modo maggiore e modo minore che caratterizza i due periodi del secondo gruppo tematico e la perizia con cui è ordito lo sviluppo sulla base di elementi del gruppo tematico principale.
Cesare Fertonani