Il caso della Mazurka in la minore (Allegretto), semisconosciuta ad onta della sua fantastica bellezza, è davvero singolare. Sulla sua genesi, datazione, pubblicazione e perfino valore estetico, infatti, è stata fatta a lungo molta confusione, ma è ormai assodato che fu pubblicata a Parigi nel 1841 e per ben due volte: prima in gennaio (quindi verosimilmente risale alla fine del 1840) in un Album di musiche pianistiche polacche edito da Schlesinger e poi in autunno da un piccolo editore parigino, Jean-Louis Chabal, che le attribuì erroneamente il numero d'opera 43 senza sapere che era già stato assegnato alla Tarantella; il che spiega perché questa Mazurka sia poi rimasta senza numero d'opera. Dedicata da Chopin al suo allievo Emile Gaillard, mostra i segni della straordinaria evoluzione stilistica che andava maturando in lui negli anni intorno al 1840; di particolare fascino sonoro le ultime battute, con un lunghissimo trillo di la che poi balena guizzando leggero nel registro acuto.
Carlo Cavalletti