Cigánské melodie (Melodie gitane) per soprano e pianoforte, op. 55 (B. 104)


Testi delle parti vocali (nota 1)

ZIGEUNERMELODIEN CANTI GITANI
I
Má píseň zas mi láskou zní,
když starý den umirá,
a chudý mech kdy na šat svůj
si tajně perle sbíra.

Má píseň v kraj tak toužně zní,
když svetem noha bloudí;
jen rodné pusty dálinou
zpěv volně z ňader proudí.

Má píseň hlučně láskou zní,
když bouře běží plání;
když těším se, že bídy prost
dlí bratr v umírání.
I
Il mio canto risuona, un salmo d'amore,
al declinare del giorno;
e quando il muschio, e il fuscello appassito
bevono di nascosto perle di rugiada.

Il mio canto risuona, voglioso di peregrinare,
quando attraversiamo il vasto mondo,
solo per l'ampia pianura della puszta,
può risuonare lieto il mio canto.

Il mio canto risuona pieno d'amore
anche quando imperversa la tempesta sulla landa;
anche quando il petto del fratello,
esala l'ultimo respiro di vita.
II
Aj! Kterak trojhranec můj přerozkošně zvoní,
jak cigána píseň,
když se k smrti kloní!

Když se k smrti kloní,
trojhran mu vyzvání.
Konec písni, tanci, lásce, bědování.

Konec písni, tanci, lásce, bědování.
II
Oh, come suona magnifico il mio triangolo!
Come un canto zingaresco,
quando ci si incammina verso la morte!

Quando suoni di triangolo
mi accompagnano verso la morte,
è finita per sempre con canti e con danze!

Canti, girotondi, amore, addio per sempre!
III
A les je tichý kolem kol,
jen srdce mír ten ruší,
a černý kouř, jenž spěchá v dol,
mé slze v lících, mé slze suší.

Však nemusí jich usušit,
necht' v jiné tváře bije.
Kdo v smutku může zazpívat,
ten nezhynul, ten žije, ten žije!
III
Tutt' intorno il bosco è silenzioso e quieto,
ma il cuore batte forte angosciato dalla paura;
il fumo nero scende e scende sempre più in basso
ad asciugare le lacrime sulla mia guancia.

Ma, le mie lacrime non si asciugano,
hanno altri luoghi dove piangere!
Chi sa ancora cantare nel dolore,
continuerà a vivere, e il suo canto non sarà dimenticato!
IV
Když mne stará matka
zpívat, zpívat učívala,
podivno, že často, často slzívala.

A ted' také pláčem snědé líce mučim,
když vigánské děti
hrát a zpívat učim!
IV
Quando la mia vecchia madre
ancora mi insegnava a cantare,
mi stupiva che lacrime le scendessero dagli occhi.

Ora, che io stesso insegno ai bimbi
a cantare e a suonare, le lacrime
scorrono spesso sulle mie brune guance.
V
Struna naladěna,
hochu, toč se v kole,
dnes, snad dnes převysoko,
zejtra, zejtra, zejtra zase dole!

Pozejtří u Nilu
za posvátným stolem;
struna již, struna naladěna,
hochu, toč, hochu, toč se kolem!
V
Le corde (sono) accordate,
ragazzo; balla in tondo!
Oggi felice, e ancora più lieto,
ma domani triste: come dice il saggio!

E dopodomani sulla riva del Nilo,
sacro agli antenati,
accordati gli strumenti, unisciti al ballo!
Ragazzo, balla in cerchio!
VI
Široké rukávy a široké gatě
volnější cigánu nežli dolman v zlatě.

Dolman a to zlato
bujná prsa svírá;
pod ním volná
píseň násilně umírá.

A kdo raduješ se, tvá kdy píseň v květě,
přej si, aby zašlo zlato v celém světě!
VI
Nella larga, ariosa veste di lino,
lo zingaro è più libero che in oro e seta!

Già, la giacchetta d'oro (degli ussari)
fascia stretto il petto
tanto che impedisce i lieti,
incalzanti suoni del libero canto.

E chi si diletta al suono dei canti,
lascia cadere l'oro, il vile oro all'inferno!
VII
Dejte klec jestřábu
ze zlata ryzého;
nezmění on za ni hnízda trněného.

Komoni bujnému,
jenž se pustou žene,
zřídka kdy připnete uzdy a třemene.

A tak i cigánu příroda cos dala:
k volnosti ho věčným poutem,
k volnosti ho upoutala.
VII
Potendo il  falco volare intorno
alle cime dei monti Tatra,
cambierà mai  il nido sulla rupe con una gabbia?

E il puledro selvaggio,
potendo scorazzare su e giù per la brughiera,
troverà mai piacere in briglie e freni?

A te, o zingaro,
la Natura ha regalato un destino:
Ti ha creato libero per tutta la vita.
(Traduzione Maria Rita De matteis)

(1) Testi e traduzioni tratti dal sito The Lied and Art Song


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Ultimo aggiornamento 3 aprile 2013