Quando l'Alba in Oriente, SV 233

a tre voci

Musica: Claudio Monteverdi (1567 - 1643)
Testo: Gabriello Chiabrera
Organico: 2 soprani, basso, 2 violini, basso continuo
Edizione: in Scherzi musicali a tre voci, Ricciardo Amadino, Venezia, 1607
Dedica: Don Francesco Gonzaga principe di Mantova e di Monferrato
Testo

Quando l'Alba in Oriente
l'almo sol s'appresta a scorgere
giù dal mar la veggiam sorgere cinta in gonna rilucente,
onde lampi si diffondono
che le stelle in Ciel ascondono.

Rose, gigli almi immortali
sfavillando il crine adornano,
il crin d’oro, onde s’aggiornano
l’atre notti de’ mortali
e fresche aure intorno volano
che gli spirti egri consolano.

Nel bel carro à meraviglia
son rubin, che l’arie accendono
i destrier non men risplendono
d’aureo morso, e d’aurea briglia
e nitrendo à gir s’apprestano,
e con l’unghia il ciel calpestrano.

Con la manca ella gli sferza
pur con fren, che scossi ondeggiano,
e se lenti unqua vaneggiano
con la destra alza la sferza,
essi allhor, che scopiar l’odano,
per la via girsene godono.

Sì di fregi alta, e pomposa
va per le strade che s'infiorano
va su nembi che s'indorano;
l'altre Dee che la rimirano
per invidia ne sospirano.

E ciò ver qual più n'apprezza
per beltade a l'Alba inchinasi
non per questo ella vicinasi
di mia donna alla bellezza:
i suoi pregi Alba t'oscurano
tutte l'alme accese il giurano.


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Ultimo aggiornamento 27 aprile 2023