Lidia spina del mio core, SV 244

a tre voci

Musica: Claudio Monteverdi (1567 - 1643)
Testo: Ansaldo Cebà
Organico: soprano, contralto, basso, 2 violini, basso continuo
Edizione: in Scherzi musicali a tre voci, Ricciardo Amadino, Venezia, 1607
Dedica: Don Francesco Gonzaga principe di Mantova e di Monferrato
Testo

Lidia spina del mio core
ond'amor mi straccia e punge
di dolcissimo licore
pur talhor la piaga m'unge
e senz'arte o sugo d'herba
il dolor mi disacerba.

Che là dove il cor languisce
molle stende, e candidetta
quella mano onde rapisce
amor l'alme e i cori alletta
e toccando e ritoccando
mi vien dolce il cor sanando.

O che piaga aventurosa
se sì bella e bianca mano
mentre in sen mi si riposa
va sanando il cor pian piano
e soccorre a la ferita
con le perle de le dita.

Ma che prò s'à tal soccorso
I mi sento in un momento
D'altro verme il petto morso
Tocco il cor d'altro tormento
Et in men che non balena
Venir men d'un' altra pena.

Ma se Lidia il cor mi tocca
Si soave ardor mi prende
Che da gli occhi un guardo scocca
E l'ardir tosto riprende
Et in un severo e dolce
Lidia'l cor mi piaga, e molce.

Che se 'l guardo troppo fero
troppo frena i miei desiri
e l'avorio lusinghiero
poco tempra i miei martiri
Lidia mia che dolce sorte
s'en tua man ne vengo a morte.


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Ultimo aggiornamento 4 luglio 2023